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A stabilire la potenza dei passaporti sono due enti che stilano - ogni anno, visto che le cose cambiano spesso - una classifica dei passaporti più forti, vale a dire di quelli che consentono l'ingresso senza visto (oppure con visto rilasciato automaticamente all'ingresso) a propri cittadini. Poiché i due enti che le stilano usano parametri diversi, le classifiche non coincidono ma comunque, in entrambe, il passaporto italiano è nei primissimi posti: quinto a pari merito nella classifica Henley – grazie a ben 189 paesi che ci accolgono subito o dopo visto automatico - e secondo in quella Arton. Ciò probabilmente è dovuto, oltre a far parte dell'Unione Europea ed essere all'interno dello Spazio Schengen, al fatto che non siamo una superpotenza che attrae inimicizie e rivalità come capita a Stati Uniti, Russia e Cina. Dall'altra parte siamo anche un paese ricco, i cui cittadini sono bramati dai paesi che basano la loro economia anche sul turismo internazionale. Dall'altra parte della classifica ci sono i paesi i cui cittadini si vedono posti più limiti negli spostamenti internazionali: Afghanistan, Siria, Iraq, Pakistan e Somalia, in pratica paesi che hanno vissuto recenti o attuali conflitti e da cui tendenzialmente la popolazione cerca di fuggire, un modo anche questo per limitarne l'immigrazione.
(foto pixabay)
Esiste anche la classifica dei paesi più ospitali, cioè di quelli che accolgono senza problemi cittadini stranieri dal maggior numero di paesi. Attualmente primeggiano gli Emirati Arabi che, in vista dell'Expo 2021 e più in generale nel tentativo di accreditarsi come destinazione turistica internazionale, negli ultimi anni hanno sistematicamente stretto accordi con più paesi possibili per diventare il paese più accogliente del mondo, cosa in cui ha avuto successo, oltre ad essere secondo la classifica Arton il detentore del passaporto più potente del mondo, l'unico che sopravanza quello italiano. Fra i più accoglienti, alle sue spalle degli Emirati Arabi troviamo paesi palesemente dediti al turismo come Seychelles, Maldive e Isole Samoa ma, piuttosto sorprendentemente, anche paesi dove il turismo è praticamente assente come la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia e il Sud Sudan, che non so se sono ai vertici di questo elenco perché troppo impegnati in guerre civili da non aver avuto tempo e modo di stilare una lista di paesi non amici o perché pensano che se avete il coraggio di andarci, allora vi meritate proprio di potervi entrare senza tante complicazioni.
(foto pixabay)
Esistono anche due paesi, che ben conosciamo, che non effettuano nessun controllo sull'immigrazione: si tratta della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano che, essendo l'ingresso nel loro territorio possibile solo attraverso l'Italia, di fatto lasciano che a occuparsi della questione siamo noi. In generale, l'apertura a cittadini di un sempre maggior numero di paesi stranieri è una tendenza che è andata in crescendo fino al 2019, quando purtroppo le restrizioni legate alla pandemia con tanto di periodi di quarantena e divieto di viaggi per motivi di turismo, hanno fato registrare un crollo su base mondiale, cui immagino che gli esiti del conflitto tra Ucraina e Russia impartiranno ulteriori colpi.
continua...
Vita, morte e miracoli del passaporto - I
Vita, morte e miracoli del passaporto - II
Vita, morte e miracoli del passaporto - III
Vita, morte e miracoli del passaporto - IV
ESPERTO: Viaggi etnografici e alternativi
Roberto