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La terra dei Marajha
Il Subcontinente indiano è composto da un mosaico di culture, etnie, siti archeologici, paesaggi, arte e architettura; dalle cime innevate del Ladakh, tra strade carrozzabili che corrono a quasi 6000 metri di altitudine, al Deserto del Thar in Rajasthan; dalle foreste di mangrovie delle Sunderbands dove vive la Tigre del Bengala alle backwaters del Kerala, canali disegnati tra terra e acqua dove il tempo sembra essersi fermato; dalle piantagioni di tè e spezie dell’India del Sud alle infinite campagne punteggiate di villaggi che vivono in completa armonia con l’ambiente circostante.
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L’India conserva alcuni tra i siti monumentali e archeologici più importanti dell’Asia: dal meraviglioso Taj Mahal di Agra edificato dai Moghul alle fortezze e ai palazzi dei Maharaja del Rajasthan; dai templi a soggetto erotico di Khajuraho alle grotte rupestri di Ajanta e Ellora; dalla città perduta di Hampi, patrimonio dell’Unesco, ai maestosi templi di Mahabalipuram, Tanjore e Madurai; dai gioielli architettonici di Konarak e Puri in Orissa alle architetture medievali degli Hoysala in Karnataka; dai monasteri buddisti del Ladakh arroccati alle pendici dell’Himalaya alla città sacra di Varanasi, culla della religione induista; dalle città coloniali di Delhi, Mumbai e Calcutta ai Parchi Nazionali della tigre, del leopardo e del rinoceronte.
Affrontare un viaggio nel Subcontinente indiano significa dedicarsi anche alla scoperta di filosofie antiche come l’induismo, il buddismo, il sikhismo e il jainismo, lasciarsi conquistare da pratiche di meditazione e yoga, dedicarsi all’Ayurveda (la scienza della lunga vita) o confrontarsi con realtà tribali ancora autentiche come in Orissa, Arunachal Pradesh e Nagaland.
Il Subcontinente offre anche la possibilità di piacevoli soggiorni mare nelle inesplorate Isole Andamane nel Golfo del Bengala, sulle bianche spiagge di Goa o nello Sri Lanka, dove scoprire l’antica cultura buddista dell’isola verde.
Sul versante himalayano è possibile visitare paesi mitici come il Tibet dove scoprire antichi monasteri legati alla storia dei Dalai Lama; le grandi risaie terrazzate del Nepal adagiato ai piedi dei famosi Ottomila, o il Bhutan, regno il cui sovrano ha messo al centro dell’attività del suo Governo la ricerca della felicità del suo popolo.
Viaggiare in India significa concedersi esperienze di profonda conoscenza perché non si viaggia in India per visitare monumenti, musei, templi o palazzi, almeno non soltanto. In India si viaggia per conoscere mondi interiori: per fare un viaggio che non si vede con gli occhi ma si sente con lo stomaco e il cuore. Perché l’India non si vede: l’India si sente.
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