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A partire da 2.800 €
DETTAGLIA partire da 2.800 €
Per vedere la Dancalia: uno dei territori più sperduti al mondo, lungo la spaccatura della Rift Valley. L'Erta Ale è uno dei sette vulcani al mondo dove è possibile vedere il magma incandescente e vivo. Per percorrere parte dell'antica Via del Sale fino al Dallol, con i suoi colori bellissimi e surreali.
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ESTENSIONE LALIBELA
E' possibile prevedere un'estensione a Lalibela. Trovate il programma dettagliato nella sezione ESTENSIONI
Partenze dai principali aeroporti italiani
città | hotel | n. notti | camera | trattamento |
---|---|---|---|---|
Addis Abeba | Jupiter Hotel | 1 | BB | |
Dessie | Time Hotel | 1 | FB | |
Samera | Hotel Agos | 1 | FB | |
Asayata | Campo tendato | 1 | FB | |
Erta Ale | Capanne Afar | 1 | FB | |
Hamed Ela | Capanne con letti Afar | 1 | FB | |
Assobole | Campo tendato | 1 | FB | |
Wukro | Wukro Lodge | 1 | FB |
La maggior parte dell'itinerario è svolto in tenda. Sono state prese le migliori sistemazioni, compatibilmente con l'impervia regione.
Vi preghiamo di leggere con attenzione le NOTE con le informazioni relative alla particolarità di questo viaggi
E' IMPORTANTE SAPERE
Condizioni generali
Il viaggio per la situazione ambientale e climatica è faticoso, è necessario seguire sempre i consigli dati dallo staff locale ed occorre una buona forma fisica.
Sull’Erta Ale e Dalol non è permesso mai allontanarsi da soli, ma le visite vanno sempre fatte in gruppo, seguendo la guida locale e prestando molta attenzione a dove si cammina.
Temperature
La temperatura media di giorno 40/ 50 C° e di notte 28/30 C° circa.
Le escursioni saranno fatte la mattina presto dalle 6-11 massimo e nel pomeriggio dalle 15-18. La sera si può alzare vento forte e specialmente sul vulcano Erta Ale può essere necessario munirsi di giacca a vento.
Cosa portare e come vestirsi
In generale è consigliato un abbigliamento leggero, pantaloni corti e lunghi, magliette e camice, scarpe da trekking. E' necessario portarsi un sacco a pelo leggero e una giacca a vento, crema solare, borraccia, cappello, salviette umidificate, disinfettante tipo amuchina, Gli integratori sicuramente consigiati. Sempre necessaria una torcia da testa.
Sacco a pelo ed eventuali sacco-lenzuoli e cuscini devono essere portati da casa.
È consigliabile portare uno zainetto per i trekking dove mettere l’acqua e altre cose utili durante i percorsi a piedi, ed avere una borsa dove mettere quello che vi serve per la notte.
Nell’escursione al vulcano non si trasportano tutte le valigie, ma solo una borsa con lo stretto indispensabile.
Per il bagaglio si consiglia una sacca morbida o zaino non superiore ai 20 kg.
Il trekking
Il trekking per arrivare sulla cima dell’Erta Ale è di circa 4 ore (12 km), con un dislivello di 400 mt. Verrà fatto nelle ore meno calde e in parte di notte. Non richiede una preparazione specifica, ma l'abitudine a camminare su terreni sconnessi
Campi
I campi sono mobili, verranno montati dal nostro staff, e si forniscono tende a iglòo quattro posti che vengono usate per due persone. Forniamo inoltre materassini di gommapiuma e una tenda per la doccia. Bisogna tener in conto che l’acqua per lavarsi è razionata.
Sull’Erta Ale si dorme in capanne afar adattate per i turisti, a terra con le stuoie ed i materassini di gommapiuma. Ad Amed Ela si dorme in capanne e chi vuole potrà dormire su letti di legno locale.
Dati gli spostamenti continui, non è previsto un sistema di WC chimico, il cui uso diviene spesso molto piú sgradevole della ricerca di un luogo appartato.
Pranzi
Di giorno vengono serviti pranzi freddi preparati dal cuoco e la sera cena calda. Ci saranno tavolini e sedie per sedersi la sera, di giorno si sta normalmente seduti sulle stuoie stese in terra.
Salute
Ad Assobole esiste un pericolo potenziale di malaria, per cui si sconsiglia vivamente di dormire all’aperto ma nelle tende. Le situazioni sanitarie possono variare per cui ogni partecipanti è invitato a rivolgersi all'Ufficio di Igiene della propria zona per avere tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda la sicurezza.
Norme di comportamento
Gli Afar di solito non chiedono compensi per farsi fotografare ma comunque bisogna sempre chiedere loro il permesso.
Anche se le richieste possono essere molteplici, si raccomanda di non dare mance senza chiedere prima al nostro staff se la richiesta è ragionevole e motivata. È necessario evitare di dare regali ai bambini ( penne o caramelle) per strada per non alterare le loro abitudini sociali e di alimentazione. Eventuali donazioni possono essere raccolte e la guida insieme al gruppo potrà donarle a una scuola.
INFORMAZIONI UTILI
Orario
L’Etiopia segue il calendario giuliano che ha tredici mesi di cui 12 di 30 giorni e uno di 6. Ci sono 3 ore di differenza dal GTM. Rispetto all’Italia c’è un’ora differenza in estate, e due in inverno.
Elettricità
220 volt
Visti
Il visto per l’Etiopia per i cittadini della Comunità Europea si può fare direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale di Bole e costa : 50 $. È consigliabile portare la cifra esatta per evitare contrattempi. Non occorrono foto o altri documenti eccetto passaporto valido 6 mesi.
Moneta e pagamenti
La moneta etiopica è il birr.
Le carte di credito funzionano solo nelle catene dei migliori alberghi e negli uffici dell’Ethiopian Airlines e nella Dashen Bank. Si consiglia di portare valuta in contante e cambiare man mano secondo le necessità personali.
Si può cambiare in qualsiasi banca, il tasso di cambio varia pochissimo, c’è uno sportello dentro l’aeroporto, subito dopo l’ufficio visti e prima del controllo passaporti.
Internet
Internet è disponibile normalmente nei principali hotel di Addis Abeba, nelle località principali del nord, valle del Rift ed Harar, mentre puó essere difficile o impossibile connettersi nella valle dell’Omo, Etiopia Ovest e Dancalia. La velocità di connessione è molto variabile da un luogo all’altro, ma in generale molto piú lenta che in Europa.
Telefonia cellulare
La rete è abilitata al roaming internazionale col sistema GSM 900, quindi normalmente si possono utilizzare i propri cellulari per ricevere e trasmettere chiamate. Ciononostante, per i viaggiatori che necessitino essere sempre reperibili, è consigliabile acquistare una SIM etiope ai punti venditi Ethio Telecom presentando una foto e copia del passaporto.
Acqua e luce
La rete di servizi basici in Etiopia è in fase di sviluppo e purtroppo in certi casi si possono verificare interruzioni del servizio di acqua e luce. Sebbene Pianeta Gaia programma i pernottamenti in strutture teoricamente preparate per far fronte a queste mancanze, non si puó assicurare che non ci saranno mai inconvenienti legati ai servizi basici e Pianeta Gaia non puó esserne ritenuta responsabile.
Cibo
La cucina etiopica si basa su una focaccia di un cereale locale, chiamato teff , l’injera, servita con varie salse di carne e di verdure. Nei ristoranti degli alberghi si servono pietanze internazionali.
Vaccinazioni
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie, è prudente la profilassi antimalarica per chi si reca nelle regioni del sud e dell’ovest. Consigliamo tutti i partecipanti a chiedere sempre informazioni presso l'Ufficio di Igiene di competenza della propria zona
Clima
Sebbene anche in Etiopia si comincino a notare gli effetti del cambio climatico, ci sono delle stagioni delle piogge abbastanza definite, che però variano secondo la zona e l’altitudine.
Giugno-agosto: stagione delle grandi piogge nel nord d’Etiopia. Anche se una precipitazione al giorno è molto probabile, soprattutto nel tardo pomeriggio, le visite si possono normalmente portare a termine senza grossi problemi. La visita al parco nazionale delle montagne di Simien è l’unica tappa sconsigliata. Nel sud ci possono essere precipitazioni episodiche, ma non lunghe né troppo intense.
Aprile-maggio: stagione delle grandi piogge nel Sud, valle del rift e valle dell’Omo. La percorribilità di alcune strade puó essere preclusa.
Campi
Dove necessario il nostro corrispondente fornisce tende iglòo Ferrino, Nova o Bertoni, materassino e copri-materassino, tenda doccia, inoltre tavolini e sedie da campeggio. Non fornisce il sacco a pelo. Durante le spedizioni, vengono dati pasti freddi a mezzogiorno e pasti caldi la sera preparati dal cuoco dell’organizzazione. L’acqua è purificata o minerale.
Pagamenti per Foto e Donazioni
E’ sempre consigliabile chiedere il permesso per scattare una foto. In alcune località del paese, specialmente tra le tribú del sud, viene chiesto un compenso ad ogni foto scattata e questo va contrattato con l’interessato.
Consigliamo vivamente però di non dare compensi in denaro dove non vengono chiesti e di non regalare oggetti, caramelle ai bambini per strada e nelle campagne, per non turbare la loro vita quotidiana ( spesso infatti lasciano le loro occupazioni quotidiane e la scuola per correre dietro ai turisti) Affidarsi alla guida per lasciare donazioni e altro alle scuole o ad altri enti.
Si possono fotografare in genere le celebrazioni della chiesa etiopica copta, ma riteniamo che vada mantenuta in ogni caso una distanza di rispetto. Questo vale anche per le celebrazioni musulmane.
Non si possono organizzare celebrazioni tribali, e quindi il visitatore potrà assiste solo a quelle spontanee incontrate casualmente.
Mance
In Etiopia aspettare una mancia per un servizio prestato è un abitudine radicata, ma è molto consigliabile seguire un criterio nella proporzione in cui si da il compenso, perchè questo influenzerà poi il trattamento e le aspettative verso turisti che verrano dopo di voi.
Consigliamo di consultare la guida per il compenso da dare per ogni piccolo servizio che viene prestato, come facchini, camerieri e simili. Nel caso di gruppi grandi è piú facile raccogliere una certa quantità di denaro da dare alla guida perché se ne occupi
Abbigliamento
Abbigliamento pratico e leggero e scarpe comode, cappello e occhiali da sole. Qualcosa di pesante per la sera e una giacca impermeabile. Si consiglia calzini di riserva da mettersi nelle chiese, in cui è obbligatorio togliersi le scarpe per entrare. Si consiglia di entrare nelle chiese con abbigliamento adatto, specie durante le funzioni.
E’ utile portarsi una piccola torcia sia per il campeggio e sia per vedere meglio i dipinti nelle chiese spesso poco illuminate.
A partire da 2.800 €
Per vedere la Dancalia: uno dei territori più sperduti al mondo, lungo la spaccatura della Rift Valley. L'Erta Ale è uno dei sette vulcani al mondo dove è possibile vedere il magma incandescente e vivo. Per percorrere parte dell'antica Via del Sale fino al Dallol, con i suoi colori bellissimi e surreali.
Partenza dall'Italia per l'Etiopia. Pasti a bordo. Arrivo la sera a Addis Abeba e trasferimento in hotel. Pernottamento
Suggeriamo voli Lufthansa che permettono di arrivare la sera e avere la notte per riposare prima della partenza il giorno successivo
Partenza nella prima mattinata per Kombolcha. E’ la strada degli altopiani. Una bella strada. Segue il tracciato costruito dagli italiani ottanta anni fa. Si attraversano le regioni degli Oromo. Si attraversa il Wollo. I villaggi sono Amhara e Oromo. Paesaggi di campi di teff, il cereale dell’Etiopia. Si sale fino a tremila metri. Panorami grandiosi verso la Rift Valley. Ci sarà tempo per il mercato domenicale di Sembete, luogo d’incontro di oromo e di gente dell’altopiano. Arrivo a Dessie città-snodo delle grandi strade del Nord dell’Etiopia, in serata. Pernottamento in hotel.
Andremo verso l’est. Lasceremo gli altopiani per scendere nella Rift Valley, verso le solitudini della Dancalia. E’ la regione degli afar, il popolo ribelle, la gente dei deserti di fuoco e sale estesi fra l’Etiopia, l’Eritrea e Gibuti. Gli Afar sono pastori nomadi, allevatori di capre e dromedari. Nel Nord della Dancalia cavano sale dal fondale di un antico mare. Ma prima di raggiungere la Dancalia vi sarà una mattina da passare al grande mercato settimanale di Bati, il più affollato fra i luoghi di incontro fra i pastori afar e i contadini oromo. Bati non è un semplici mercato: è uno spettacolo grandioso dell’umanità.
Trasferimento ad Asayta, la vecchia capitale del sultanato afar di Aussa. Breve passeggiata per il paese e visita del piccolo e poco conosciuto mercato di Asayta. Il viaggio prosegue verso il lago Afrera ( -112 m slm ) nel cuore della depressione della Dancalia. Arrivo al lago Afrera nel tardo pomeriggio. Campo
La mattina passeggiata intorno al lago Afrera di circa un’ora. Partenza per il campo base dell’Erta Ale, gli ultimi 13 km sono particolarmente sconnessi: è una pista fatta di lava nera che ci conduce fino al campo base. Al tramonto iniziamo la nostra salita sul vulcano, arriveremo con la luce della luna.
L'Erta Ale ha un profilo che sembra non intimorire, ma non bisogna lasciarsi ingannare: sono necessarie quasi quattro ore di cammino per salire dalla depressione di - 70 metri a una quota superiore ai 500 metri. Lo spettacolo è la di là di ogni immaginazione: l’Erta Ale è un doppio balcone, bisogna scendere (un balzo di pochi metri su un sentiero precario) fino a un ‘pavimento’ di lava recente. E’ una sorta di piattaforma sulla meraviglia del vulcano.
Cercheremo di avvicinarci il più possibile alle sponde del grande catino vulcanico: il magma mugghia, esplode, è un mare mosso di pietra liquida e nera. Capanne di pietra
Addio al vulcano. Poco dopo l’alba si scende verso la radura del ‘campo base’ dove si ritrovano le macchine. Una buona colazione e si parte alla volta di Ahmed Ela.
La piana di Dodom è un deserto di polvere e vento. Sulle ultime pietre laviche sorgono villaggi schiantati dal sole (Urtikibili, Abdellali, Ataytu). Il corso di un altro grande uadi (che corre parallelo alle colate laviche) è una benedizione per le genti Afar di questa terra: qui sono stati scavati numerosi pozzi e abbeveratoi.
Si prosegue e, negli anni di buone piogge, la Dancalia riserva la sorpresa di essere un pascolo verde e fertile. Mandrie di vacche e capre popolano la piana di Adogura: una prateria cresciuta proprio là dove finiscono le grandi colate di lava. Numerosi i villaggi Afar all’orizzonte di questi pascoli: il più importante è Namegubbi.
Un cammino a volte difficile: si costeggia la sponda orientale della spianata dancala: l’orizzonte è chiuso da una linea di antichi vulcani (il Chebril Ale, l’Aiu, il Gabull, il Borale).
All’improvviso appare un’oasi di palme dum: è il villaggio afar di Vaideddu, ben conosciuto nella piana per la sua produzione di duma, una bevanda che si ricava facendo fermentare la linfa della palma Dum. Vaideddu è un grande villaggio nascosto: circa 200 burra disperse in un’oasi dove vivono circa 800 persone.
Nel pomeriggio si raggiunge Ahmed Ela, “il pozzo di Ahmed”, l’unico, vero villaggio di questo deserto: cinquecento abitanti (estrattori e intagliatori del sale) durante i mesi delle carovane, non più di venti persone nell’estate del grande caldo. Qui le carovane pagano le tasse per l’estrazione e il trasporto dei blocchi di sale, qui si incontrano i cammellieri dell’altopiano con le squadre che estrarranno e modelleranno il sale, qui avviene l’ultima sosta prima del cuore della Piana del Sale.
Al villaggio si è ospitati in una capanna costruita per i visitatori.
Risveglio ad Ahmed Ela. Il villaggio è sul confine della Piana del Sale, antico fondale marino. E’ un infinito accecante. Si seguono sentieri quasi invisibili in mezzo al deserto del sale. Si punta sulla strana montagnola di As Ale, uno sperone di roccia rossastro al centro della piana. E’ una concrezione salina formata da solfato di magnesio dalle proprietà curative, un doppio isolotto che emerge dal mare di sale che lo circonda.
Nell’area settentrionale del lago As Ale, ai confini con l’Eritrea, vi è un grande scoglio, un isolotto che sorge dalla Piana del Sale. E’ Dallol, “il luogo degli spiriti”. E’ una straordinaria e irreale collina alta una cinquantina di metri, un iceberg vulcanico cresciuto sulla crosta salina della depressione dancala. La terra ribolle a Dallol, i geyser sono in perenne attività e scolpiscono sculture multiformi: il paesaggio si trasforma in giardini fioriti, in grandi pietre circolari, in laghetti dai colori sorprendenti, in piccoli coni vulcanici dai quali fuoriescono fumi acri. E’ terra viva. Qui gli italiani, negli anni Trenta, ebbero il coraggio di costruire un villaggio minerario (estraevano potassio da questa collina), le sue rovine, calcinate dal sole e dal sale, stanno ancora decomponendosi sulla sua sommità.
Attorno alla collina la Terra continua il suo spettacolo: a sud di Dallol, da un altro scoglio di sale pietrificato, esce acqua a temperature altissime. La strana sorgente diventa un rigagnolo che alimenta un lago circolare di acqua ribollente. Uno stagno ‘danzante’ si trova anche a oriente della collina di Dallol: qui geyser sotterranei non danno tregua alle acque di superficie che sembrano ballare al ritmo di un maestro d’orchestra sconosciuto. Grandi faraglioni di pietra salina si alzano a occidente di Dallol: sono le colonne che segnano i confini di questa isola incredibile. Il confine con l’Eritrea è a poca distanza. Poco distante dalle colonne di Dalol il lago nero, una recente esplosione freatica.
Ritorno verso Amed Ela e Assale e poco lontano un lago mobile il lago Karoum, si sposta con il vento…
Nel pomeriggio partiamo per raggiungere Asso Bole, villaggio afar all’ingresso del canyon del fiume Saba. Asso Bole è uno dei luoghi di sosta delle carovane nel lungo viaggio di ritorno verso l’altopiano. Qui vi è sempre acqua, uomini e dromedari bevono, riempiono le otri di pelle di capra, si lavano. Molti passano la notte al riparo delle pareti del canyon.
All’alba un breve cammino lungo il fume Saba per vedere i fuochi dei cammellieri.
Ritorno la mattina alla piana del sale dove uomini stanno tagliando la crosta salina a colpi di accetta, altri cercano di sollevare lastre immense. Gli intagliatori, a piccoli colpi, danno forma ai blocchi. I carovanieri aspettano al sole. Caricano gli animali solo quando sono certi di ripartire. I cammelli sostano attorno alla cava. Al riparo di muretti di sale, qualcuno ha aperto una rivendita di tè: è l’unico momento di sosta che questa umanità si concede.
Ritorno verso l’altopiano, la pista è una brusca salita per raggiungere i duemila metri della sponda del più grande altopiano africano. Dopo alcune ore di viaggio, ci ritroveremo ad Agula, lungo la strada asfaltata che collega Makallè ad Adigrat. Abbiamo lasciato la regione Afar e ora ci troviamo in Tigray.
Dopo Wukro visiteremo la chiesa di Abraha Atsebha ( 7°-11°sec), una bella chiesa ipogea internamente affrescata E’ dedicata ai fondatori del cristianesino etiopico re Esana e suo fratello Sezana. Si racconta che vi sia conservata la croce appartenuta a Frumezio il primo vescovo dela chiesa copta etiopica. E’ tutta affrescata con dipinti ben conservati.
Trasferimento a Makalle; nel pomeriggio volo per Addis Abeba day use in hotel, cena e trasferimento in aeroporto e partenza del volo di ritorno in tarda serata. Pasti e pernottamento a bordo
Per Chi ha scelto l'estensione alle chiese copte di Lalibera il programma prosegue nella sezione ESTENSIONI
Atterraggio all'aeroporto prescelto e termine dei servizi.
Le live con i nostri Esperti per scoprire le destinazioni più affascinanti raccontate direttamente da chi le programma e visita in prima persona
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