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A partire da 2.190 €
DETTAGLIA partire da 2.190 €
Uno straordinario viaggio di carattere storico-culturale tra antiche rovine romane di grande bellezza, sconosciute ai più: da Algeri a Constantine, alla scoperta di gioielli archeologici inseriti in uno splendido contesto naturale fra ondulate colline e paesaggi montani. Cherchell, Tipasa, Djemila, Timgad, siti che riservano grandi suggestioni dello splendido passato romano, in ottimo stato di conservazione. Constantine, “la città dei ponti sospesi”, abbarbicata su una montagna, fra gole impressionanti. E poi, la “perla dello M’Zab”, l’oasi di Ghardaia, amata anche da Le Corbusier per l’armonia delle sue architetture.
A partire da 2.190 €per persona
Richiedi informazionidata | n.volo | origine | destinazione | partenza | arrivo |
---|---|---|---|---|---|
AZ1412 | TORINO CASELLE | ROMA FIUMICINO | 11:15 | 12:25 | |
AZ800 | ROMA FIUMICINO | ALGERI | 15:00 | 15:55 | |
CONSTANTINE | GHARDAIA | ||||
GHARDAIA | ALGERI | 08:15 | 09:45 | ||
AZ801 | ALGERI | ROMA FIUMICINO | 12:05 | 14:00 | |
AZ1435 | ROMA FIUMICINO | TORINO CASELLE | 17:25 | 18:35 |
città | hotel | n. notti | camera | trattamento |
---|---|---|---|---|
Algeri | Hotel Lamaraz 4* | 3 | BLD | |
Setif | Novotel 4* | 1 | BLD | |
Timgad | Hotel Trajan 4* | 1 | BLD | |
Ghardaia | Hotel M'Zab 3* | 3 | BLD |
Le strutture alberghiere, selezionate fra le migliori esistenti, offrono in genere buoni standard di pulizia e comfort. La classificazione locale non sempre corrisponde agli standard internazionali.
I VOLI INTERNI
Gli orari dei voli interni variano a seconda dei giorni della settimana, con operativi talvolta disagevoli, a volte con uno scalo tecnico. Gli orari possono cambiare senza preavviso, con conseguenti variazioni nella sequenza delle visite.
DOCUMENTI UTILI
E’ richiesto il passaporto con validità di almeno 6 mesi alla data di conclusione del viaggio, ed il visto d’ingresso. Occorre sempre controllare che il passaporto abbia almeno una pagina vuota, cioè senza timbri, per l'apposizione dell'apposita “vignetta” che autorizza all'ingresso nel paese. La nostra organizzazione si occuperà della richiesta del visto: per l’ottenimento dell'autorizzazione al visto occorrono indicativamente 15/20 giorni, previa compilazione dell'apposito modulo.. La “vignetta” verrà applicata in loco, all’arrivo, ed il costo è di 82 Euro (importo soggetto a possibili variazioni, senza preavviso).
VACCINAZIONI
Nessuna vaccinazione richiesta.
SCORTA POLIZIA
Per gli itinerari nel nord del paese, su alcuni tratti le autorità prevedono che i gruppi siano scortati da un’auto della polizia.
ABBIGLIAMENTO
Nel rispetto della cultura e religione locale, è richiesto un abbigliamento sobrio, con abiti non troppo scollati o corti per le signore. Sono consigliati i pantaloni o gonne lunghe.
NOTA BENE
Il turismo è ancora nella sua fase iniziale, è quindi possibile che si verifichino piccoli disservizi e disagi. E' necessario un buon spirito d’adattamento per possibili ritardi sui voli interni e possibili variazioni sugli hotels, causati entrambi da cancellazioni o overbooking improvvisi. La classificazione delle strutture alberghiere non corrisponde a quella europea, in ogni caso lo standard di pulizia e comfort sono discreti.
A partire da 2.190 €
Uno straordinario viaggio di carattere storico-culturale tra antiche rovine romane di grande bellezza, sconosciute ai più: da Algeri a Constantine, alla scoperta di gioielli archeologici inseriti in uno splendido contesto naturale fra ondulate colline e paesaggi montani. Cherchell, Tipasa, Djemila, Timgad, siti che riservano grandi suggestioni dello splendido passato romano, in ottimo stato di conservazione. Constantine, “la città dei ponti sospesi”, abbarbicata su una montagna, fra gole impressionanti. E poi, la “perla dello M’Zab”, l’oasi di Ghardaia, amata anche da Le Corbusier per l’armonia delle sue architetture.
Partenza con volo di linea dall'Italia. Accoglienza e trasferimento in città. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Dopo colazione, partenza lungo la linea costiera in direzione ovest. Si raggiungeil sito di Tipaza, in origine emporio fenicio, poi cartaginese e infine conquista romana. La cittadina ospita un parco archeologico notevole, che conserva i resti di un anfiteatro, di una basilica, del foro e delle antiche mura. Alla maestose vestigia si aggiunge l’incantevole paesaggio, che sembra sposarsi con l’azzurro mare e del cielo. Tutto è rimasto com’era al tempo dei Bizantini, dopo la riconquista nel V sec., solo le alluvioni e il vento hanno operato cambiamenti visibili nel parco “addormentato”. Nei pressi del sito visita del mausoleo reale di Mauritania, una delle meraviglie dell’Algeria e tra le più importanti dell’età numidica. Infine, visita di Cherchell, sede delle rovine dell’antica Caesarea di Mauritania. il teatro, l’anfiteatro, il circo, due impianti termali e un settore dell’abitato con case lussuose, ricche di mosaici e sculture. Pranzo in ristorante locale. Rientro ad Algeri, cena e pernottamento.
Prima colazione e partenza verso est per arrivare a Cuicul, un villaggio montuoso vicino alla costa del mar Mediterraneo. Proseguimento verso il nord attraversando la catena dell'Atlante, sorprendentemente verde e coperta di fiori nei mesi primaverili: si giunge a Djemila, “la bella” in arabo, la città romana meglio conservata del Nordafrica, patrimonio UNESCO, situata su uno sperone roccioso alla confluenza di due uadi. Fu fondata alla fine del I sec. come colonia per veterani romani; è uno dei più bei siti d'epoca romana, in uno scenario incredibile, con gli edifici principali ben conservati. Bellissimo il foro di Settimio Severo con il tempio dedicato a Marte, patrono della città, l'arco di trionfo di Caracalla, il mercato con i tavoli dei venditori con le unità di misura per i prodotti agricoli. Si possono ammirare le Grandi Terme volute dall'imperatore Commodo, con alcune pareti ancora in piedi, il bordello della città vicino al vecchio foro e il teatro, eretto fuori le mura. La città ha conosciuto grande prosperità anche in epoca paleocristiana, come documentato dai monumenti e dalle basiliche cristiane. Dopo la visita si raggiunge Setif, sistemazione in hotel per la cena ed il pernottamento.
Partenza di prima mattina verso sud-est, attraverso la regione dell'Aurès, lungo il percorso visita del mausoleo numidico di Medracen, con una gigantesca cupola circondata da colonne con capitelli dorici, risalente al III secolo a.C. È il più antico mausoleo reale del Nord Africa. Secondo gli storici medievali, prende il nome da un re di Numidia. È stato presentato nella Lista del Patrimonio Mondiale da parte delle autorità algerine nel 2002. È classificato tra i 100 monumenti più a rischio del pianeta. Dopo qualche chilometro, sosta a Lambese per ammirare l'antica fortezza legionaria della provincia romana d'Africa proconsolare, posizionata in Numidia a nord dei monti dell'Aurès, di fronte alle tribù berbere dei Getuli. Fu prima forte ausiliario sotto i Flavi, e sotto Traiano divenne fortezza della III Legio Augusta, fino alla conquista dei Vandali. Proseguiamo per una ventina di chilometri e si giunge al sito archeologico di Timgad, o “Thamugadi”. Visita della Pompei del Nord Africa e del suo museo. Il sito è classificato patrimonio mondiale dall'Unesco. La storia della colonia romana di Timgad risale al 100 dopo Cristo, fu fondata dall’imperatore Traiano. Sistemazione in hotel, proprio adiacente al sito. Cena e pernottamento.
Prima colazione, trasferimento verso Costantine, la terza città dell’Algeria; è una delle meraviglie del paese, un luogo incantevole, sia per merito della natura, sia in virtù dell’uomo che l’ha impreziosita. L’Oued Rhumel è il fiume che nel tempo ha scavato una profonda gola intorno ad un grande affioramento roccioso creando una fortezza naturale che fu popolata sin dal neolitico. Da allora, Costantina, l’antica Cirta, è sempre stata un centro di notevole importanza politica, culturale ed economica. Questa città universitaria è famosa per i suoi ponti. Nell’impero romano, il re Costantino le diede il nome di Constantina dopo aver ricostruito la città nel 313 d.C. Visita della parte antica della città, il Palazzo di Bey, il museo e la grande moschea e i suoi ponti. Il Ponte di Sidi M’Cid, il ponte sospeso, è il monumento simbolo della città. Inaugurato nel 1912, il ponte sospeso lungo 164 metri collega la casbah con le pendici della collina. Con i suoi 175 metri di altezza, offre spettacolari vedute sull gola sottostante. Nel tardo pomeriggio trasferimento all’aeroporto, in tempo utile per il volo diretto su Ghardaia. All’arrivo, trasferimento in hotel per la cena ed il pernottamento.
Queste due giornate saranno interamente dedicata alla vista della Pentapoli. Non appena si arriva a Ghardaia, nella Valle dello M’Zab, si percepisce immediatamente la straordinarietà e l’unicità di questo posto fuori dal mondo, patrimonio Unesco. La regione dello M’Zab si trova in una vallata, un’oasi nell’estremo nord del deserto del Sahara. É tra queste falesie calcaree che si insediarono nell’XI secolo gli ibaditi, un popolo berbero che scappava dalle invasioni. Una dopo l’altra costruirono le 5 città più antiche, la Pentapoli, Beni Isguen, Melika, Bounoura, El Atteuf e Ghardaia, che ne è sicuramente la perla più rappresentativa. Protette dalla roccia, sono città che rispecchiano l’antica organizzazione sociale tradizionale, il cui governo è ancora oggi affidato ai capi spirituali musulmani. Svettano imponenti le moschee piramidali che dominano la comunità dal punto più alto della città e i cui minareti fungevano in origine anche da torri di avvistamento. Intorno si sviluppa gradualmente l’abitato secondo una struttura ad alveare. L’aspetto è quello di cittadelle simili a fortezze, di cui Ghardaia ne è l’esempio più raffinato. Ghardaia è anche il centro principale e storicamente il crocevia commerciale più importante di tutto il deserto sahariano algerino, il che rende la visita del suo souk un’esperienza veramente suggestiva. Beni Isguen ospita invece il marché à la criée (mercato all’asta) dove si possono comprare oggetti di antiquariato e meravigliosi tappeti variopinti, tipici della regione. La regione é anche disseminata di rigogliosi palmeti, dotati di ingegnosi sistemi idrici. Durante l’estate e l’inizio dell’autunno, il momento più caldo dell’anno, in cui le palme sono in frutto, le famiglie si trasferiscono in queste oasi per godere dell’ombra e per la raccolta dei preziosi datteri. Pranzi e cene in ristoranti locali.
Ghardaia è la capitale dei mozabiti: il loro rigoroso settarismo e le credenze religiose hanno contribuito al mantenimento della purezza razziale ed alla conservazione di abitudini e usanze immutate nei secoli. Alle porte del Sahara, nella pietrosa valle dello M’Zab, intorno all’anno Mille si insediarono i fuggiaschi discendenti dei Kharigiti, plasmando a loro immagine il paesaggio urbano e fondando cinque città dove ancora vivono secondo regole austere, che conservano quasi intatte il loro aspetto medievale, costruite secondo principi urbanistici rigorosamente codificati, che affascinarono e ispirarono Le Courbusier nel 1931. Ghardaïa ha 1000 anni. Proprio come le sue quattro sorelle che oggi formano la pentapoli di M’Zab. Non molto tempo fa, El-Atteuf, Bounoura, Beni Izgen, Melika e Ghardaïa erano cinque città distinte, eredità dirette dell'architettura islamica del Medioevo e, per questo motivo, inserite nel patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 1982. Case basse abbarbicate sulle colline della valle, intonaci color terra sui muri – garanzia di freschezza – e vicoli stretti che proteggono dal caldo e dalle indiscrezioni. Fatta eccezione per le linee elettriche, le antenne paraboliche e le automobili, sembra quasi ancora il momento della loro creazione. La società mozabita è cambiata poco dal suo insediamento nella regione nel XI secolo, in seguito alle persecuzioni che queste popolazioni berbere di rito kharidjita subirono nel Nord. Trovando rifugio nelle oasi del Sahara, i Mozabiti divennero il fulcro del commercio tra l'Africa saheliana e il Maghreb settentrionale. Grazie ad una gerarchia molto rigida e ad una forte coesione sociale, sopravvissero in condizioni naturali molto difficili. Di conseguenza, gli algerini settentrionali affermano che la società mozabita è “chiusa”, addirittura settaria. Le 320.000 persone che la compongono si dicono unite. Le donne sono di fatto costrette a restare in casa e, se devono uscire, sono completamente coperte da un velo bianco… tranne un occhio. Anche gli uomini sono soggetti a forti vincoli. Un singolare cartello all’ingresso della città invita lo straniero ad astenersi di fumare, fotografare le persone e ad avere un abbigliamento che non offenda i puri mozabiti. A nessun arabo, e a maggior ragione neanche allo straniero, è permesso di penetrarvi dopo il tramonto, né di prendervi dimora e di circolare all’ora della preghiera. Ancora oggi è obbligatoria la guida, senza di essa non si può passeggiare all’interno. La città è circondata da uno spesso muro di cinta, alle cui estremità alte torri di avvistamento servivano e servono tutt’ora per lanciare l’allarme quando i razziatori o la piena del fiume minacciano la città santa. Pesanti porte giacciono ora ferme mentre non molto tempo fa venivano chiuse al calar della sera.. A differenza di molte altre città algerine, Ghardaïa è riuscita a preservare la sua antica architettura.
Al mattino presto trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo su Algeri. Arrivo, sistemazione in hotel. La città si sviluppa su una serie di colline che si tuffano nel mare e che danno alla città una struttura mossa, piena di scalinate e stradine ripide. Si parte per una giornata dedicata alla visita della “città bianca”, con i suoi viali, i suoi palazzi francesi, e gli edifici di architettura moresca. Al mattino visita del Museo del Bardo, realizzato all’interno di una splendida villa arabo-moresca che dall’alto domina Algeri e che raccoglie una ricca collezione di arte preistorica del Sahara. Successiva passeggiata nella parte più antica e meno turistica di Algeri: la famosa Kasbah, edificata tra 1516. Si visiterà (dall’esterno) la Cittadella ottomana, per poi addentrarsi in un intrico di stradine e viuzze assolutamente caratteristico pur nella sua attuale decadenza, fino a giungere agli eleganti portoni dei palazzi ottomani. Pranzo in ristorante locale. Si prosegue con la visita di Notre Dame d’Afrique, la cattedrale costruita dai francesi e che domina dall’alto la baia di Algeri in posizione estremamene panoramica. Cena in ristorante locale e pernottamento.
Dopo colazione, trasferimento in aeroporto. Volo di rientro in Italia. Arrivo, sbarco e termine del viaggio.
LEGENDA PASTI: B = colazione - L = pranzo - D = cena
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